venerdì 3 dicembre 2010

Collana uncinetto e paillettes



Parure uncinetto e paillettes

Questi lavori, lo ammetto, sono stati creati dalla mia mamma. Purtroppo le foto non rendono giustizia a questo girocollo e al suo bracciale.

Braccialetto e ciondolo

Queste sono altre sperimentazioni di lavori ad uncinetto e perline. Se vi state chiedendo se l'espositore su cui sono stati messi è un rotolo di carta igienica, vi dico che vi sbagliate... è un cartoncino arrotolato e rivestito.


Portatovaglioli

 Così sarà addobbata la mia tavola di Natale. Ho unito gli alberelli fatti con fiocchi di diverso tipo e questi portatovaglioli ricamati a punto croce.




martedì 23 novembre 2010

Girocollo di fiori

Questo girocollo l'ho trovato su un giornale anni '70. Mi è piaciuta molto l'idea di unire cotone e perline. L'ho indossato su un tubino nero e l'effetto mi è piaciuto particolarmente. Era qualche anno che andavo alla ricerca di qualcosa del genere, da quando, in vacanza, comprai un girocollo simile lavorato al chiacchierino. L'effetto è diverso ma come idea ci siamo vicino.


Alberello di Natale


Stanca di avere per casa fiocchi di uova di pasqua, colombe e affini, mamma ha deciso, quest'anno, di utilizzare questi ultimi per realizzare questi alberelli (un pò frou frou) ma che fanno davvero un bell'effetto. Li ho utilizzati vicino ad un presepe di vetro con  personaggi stilizzati.





giovedì 18 novembre 2010

Frutta di paillettes

Appena ho visto questi fruttini, su una raccolta di schede con lavori a ferri ed uncinetto, me ne sono innamorata e ho deciso di appenderli alle mie borse. Sono fatti ad uncinetto e ricoperti di paillettes: è un lavoro un pò lungo da fare, ma sono davvero molto carini.

Fiocco di Natale

 La passione per il punto croce è qualcosa che coltivo da quando ero piccola. Quest'anno, per Natale, ho deciso di mettere fuori la porta, invece che le solite ghirlande, questi fiocchi. Devo dire la verità, fanno veramente un bell'effetto. Sono davvero soddisfatta!

sabato 13 novembre 2010

Scatolina



Questa è una sperimentazione per capire se la miscela di acqua e zucchero fosse realmente efficace. La scatolina può essere un'altra idea carina da utilizzare come bomboniera. Spendere poco e fare qualcosa di insolito è il mio motto.

Segnalibri vari...


L'idea di questi segnalibri è partita dalla mia passione per la lettura e per la voglia di fare una bomboniera originale da dare ai miei amici il giorno della mia laurea. Stanca dei soliti "gingilli" che occupano solo spazio, ho pensato di regalare qualcosa che i miei amici potessero usare... ed eccoli qui. Ne ho realizzati tanti e di tutti i colori e poi li ho bagnati in acqua e zucchero per renderli rigidi. Per realizzarli ci vuole un uncinetto, un pò di cotone di colori diversi e tanta fantasia.







Chi era Erazia...

All'epoca delle terribili incursioni saracene, la rocca di san Maurizio cadde in mano ai Saraceni di Traetto, i quali ne avevano fatto un loro formidabile avamposto; da qui organizzavano feroci scorrerie verso i paesi della sottostante pianura, facendo razzia di bestiame e vettovaglie e deportandone la popolazione giovane.
Agli sventurati prigionieri, poi, erano riservate delle sorti diverse: i maschi o erano venduti come schiavi, oppure venivano obbligati ad arruolarsi nelle loro bande; le donne, invece, erano destinate ad arricchire gli Harem dei sultandi del Nord Africa. 
   A volte però il destino combina brutti scherzi e anche a quei tempi poteva accadere che gli occhi di una bella ragazza potessero aprire brecce devastanti persino nel cuore di pietra di un feroce carceriere saraceno.
   Un giorno accadde che uno di questi predoni di nome Chadidan fece rapire una fanciulla del posto, dotata di una straordinaria bellezza. Aveva i capelli neri, lisci come l'ala di un corvo e il suo viso era un cammeo dove brillavano due occhi vividi come stelle di agosto. Il povero Chadidan dovette rimanere letteralmente abbagliato da tanta avvenenza perchè non ne volle sapere di mandare la ragazza in Oriente.
addolcito dalle grazie di Erazia, requisì alcune stanze del castello, le abbellì con fiori, arredi e broccati e lì visse insieme a lei una intensa ma breve stagione d'amore.
   Purtroppo, il diavolo a volte ci mette la coda. Non si sa bene come, la fama della bellezza di Erazia attraverò il mare e giunse fino alla corte del Sultano. Questi fece subito armare una galea e ordinò ai suoi sgherri di portargli a palazzo la giovane schiava bianca.
   In tal modo la storia d'amore tra Eerazia e Chadidan ebbe un epilogo assai triste. La fanciulla, suo malgrado, finì i suoi giorni nell'harem del sultano, mentre il suo sventurato amante, impazzito di dolore, si lasciò morire di inedia tra quelle stesse mura che avevano visto i loro giorni felici.